venerdì 6 settembre 2013

Segnali di fumo: Tex - Tombstone Epitaph





Nn° 633/634
Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Gianluca Acciarino
Copertina: Claudio Villa
Luglio/Agosto 2013
Prezzo di copertina: € 2,90
Sergio Bonelli Editore

Una storia di Mauro Boselli che non sembra scritta da Mauro Boselli. O quasi.

Eh si, perché "Tombstone Epitaph" parte come una canonica storia dello scrittore milanese: prologo, entrata in scena del protagonista e i suoi comprimari, e un intreccio che si dipana man mano, riempendosi di personaggi che donano il consueto tocco di coralità al racconto, marchio di fabbrica dello sceneggiatore nonché curatore della testata.
Situazioni tese, colpi di scena ben congegnati e presentati, insomma tutto ciò che lascia presagire una deflagrante seconda parte.
Una seconda parte, "I Professionisti" che invece, mantiene il registro della storia su uno stampo classico, dove i cattivi sono cattivi, senza nessuna possibilità di redenzione e Tex Willer (in quest'avventura accompagnato da Kit Carson e da suo figlio Kit Willer) deve sbrogliare la situazione da par suo a suon di sganassoni e sparatorie.
Diciamo che, in un'ottica da lettura scanzonata, senza troppe pretese, questa doppia svolge perfettamente il suo compito, regalando un paio di ore di adrenalinico divertimento.
La storia fila, non ci sono cadute di stile o incongruenze.
Inserendosi, in questo modo, nella media qualitativa della longeva serie.
Il problema, volendo trovare il pelo nell'uovo sta che le premesse della prima parte lasciavano presagire un qualcosa di più sorprendente e di meno canonico. Con un personaggio femminile che da papabile protagonista viene ridotta a mera tappezzeria del racconto.
O come i cattivi, i fantomatici professionisti del titolo del secondo albo, i quali nelle loro azioni di professionale non hanno proprio niente e si sciolgono come neve al sole dinnanzi alla "potenza" di Tex :P
Quindi, riepilogando, "Tombstone Epitaph" è una storia brutta o banale? No, assolutamente. E' un doppia onesta, che ha il suo perché.
Era lecito aspettarsi di più? Direi di si. E' la colpa è di Boselli che ha abituato troppo bene gli aficionados come me :)

I disegni vedono l'esordio di Gianluca Acciarino, proveniente dallo staff di Brendon.
Il mio giudizio potrà sembrare di parte, essendo l'autore di origine campana, come me.
Ma in barba a qualsiasi accusa di campanilismo dico che le tavole sono perfette, una più stupenda dell'altra.
Una linea chiara che mette in risalto lo storytelling cinematografico delle sceneggiature di Boselli, impreziosita da una meticolosità del dettaglio che trasportano dritto nelle atmosfere del polveroso west.
In pratica un'altro ottimo acquisto per il già superbo staff di Aquila della Notte.

Chiudo con la genuflessione di rito dinnanzi all'arte delle cover del maestro Villa ;)

N.B. Copyright delle immagini degli aventi diritto

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