venerdì 22 novembre 2013

Segnali di fumo: Nathan Never 269/270 Sangue nell'arena




Soggetto e Sceneggiatura: Giovanni Eccher
Disegni: Gino Vercelli e Patrizia Mandanici
Copertina: Sergio Giardo (colori: Gianmauro Cozzi)
Ottobre/Novembre 2013
Prezzo di copertina: € 2,90 cad.
Sergio Bonelli Editore

Dopo lo speciale del 2012, per lo scrittore Giovanni Eccher arriva il momento del battesimo del fuoco anche sulla serie regolare.
Un esordio fatto di luci ed ombre. Perché, sebbene la lettura dei due albi sia scorrevole e divertente, segno di uno stile di scrittura dinamico e moderno, la trama richiede una buona dose di sospensione dell'incredulità e zoppica nei passaggi fondamentali dell'evoluzione della storia.
Il talento c'è, bisogna solo prendere confidenza con il mezzo "fumetto" , con le ambientazioni e con i personaggi della serie.

Graficamente invece le due storie sono tra le migliori dell'ultimo anno. Nella prima parte Gino Vercelli si è occupato delle matite e Patrizia Mandanici delle chine. Mentre la seconda parte è interamente disegnata dalle sapienti mani sempre della Mandanici.
Un ottimo lavoro che, secondo me riesce a coniugare personalità e resa tecnologica, fondamentale per una serie fantascientifica.

Come ottimo è il lavoro di Sergio Giardo alle copertine (colorato da Gianmauro Cozzi) che continua a percorrere la strada di uno stile pulito e classico senza scimmiottare i suoi predecessori.

NdR Copyright delle immagini degli aventi diritto

giovedì 21 novembre 2013

Segnali di Fumo: New Avengers Memento Mori


New Avengers n° 1/6
Gennaio/Maggio 2013
(pubblicati su Iron Man & New Avengers n° 2/7
Giugno/Novembre 2013 € 3,50 cad.)
Soggetto e Sceneggiatura: Jonathan Hickman
Disegni e chine: Steve Epting
Chine: Rick Magyar
Colori: Frank D'Armata
Copertine: Jock
Panini Comics su licenza Marvel Comics

Ancora tempo di recensioni "Marvel Now!", il rilancio collettivo dell'universo Marvel avvenuto nel 2013, di cui avevo già parlato qui e qui.
Sotto la lente di ingrandimento, stavolta finisce la terza serie di "New Avengers".
Ha ancora senso una denominazione del genere dopo gli eventi di "Assedio" e "AVX"? Secondo me no. E infatti il titolo è solo di facciata perché i protagonisti della serie non sono altro che gli Illuminati.
Essi sono una delle più felici intuizioni della gestione quasi decennale dei Vendicatori ad opera di Brian Michael Bendis. Una congrega dei più potenti (dove per "potenti" non intendo i superpoteri, ma il peso e l'importanza che essi hanno) super eroi dell'universo Marvel che, nel corso degli anni si riunivano in gran segreto  per decidere le sorti della propria comunità e del destino del pianeta terra.
Ad occuparsi della testata il nuovo deus ex machina dell'universo vendicativo Jonathan Hickman, reduce dal grosso successo di pubblico e critica avuto su "Fantastic Four/Future Foundation", in coppia con Steve Epting.
E non a caso, in questa nuova avventura si vede affiancare lo stesso disegnatore.
In questo primo ciclo narrativo lo scrittore conferma la sua fama di grande tessitore di trame dal sapore cosmico e fantascientifico.
I Vendicatori sono, per definizione, gli eroi più potenti della terra. E gli Illuminati sono la cabala segreta pertanto, per richiedere il loro intervento, la minaccia dev'essere la più grossa possibile: il multiverso sta morendo, le varie terre parallele si scontrano tra loro, annientandosi a vicenda.
Purtroppo la saga ha in se tutti i difetti della metodologia di narrazione odierna dei comics americani. Fortemente decompressa e senza una chiusura effettiva della trama ma con  un gancio alla saga successiva. Senza contare la presenza fissa di personaggi che compaiono in altre mille serie.
Premesso ciò però ci sono anche dei punti di forza. Una trama intrigante e uno sviluppo appassionante dove gli eroi devono fronteggiare una missione che mina le fondamenta dei proprio valori etici.
E infine, cosa importantissima in una serie di gruppo, ottime dinamiche tra i membri.
Cosa che purtroppo non avviene nella testata principale, "Avengers", sempre scritta da Hickman e, pertanto strettamente collegata a questa, soprattutto in vista del prossimo maxi evento Marvel: "Infinity".
Quindi i sei albi in se, ripeto, non sono una storia completa, però mettono appetito e invogliano a seguire la serie.

Il comparto grafico, come dicevo è affidato a Steve Epting che torna sui Vendicatori dopo l'importante ciclo di storie degli anni '90 su testi di Bob Harras.
Ovviamente 20 anni dopo Epting è un disegnatore diverso, che ha maturato un tratto meno d'impatto e più elegante. Coadiuvato dalle chine di Rick Magyar e dai colori di Frank D'Armata, con i quali c'è un'intesa perfetta, avendo già lavorato sulla run di "Captain America" scritta da Ed Brubaker.
Un'intesa che permette di mascherare qualche pecca del disegno, zoppicante nei primi numeri.
Poi, col passare degli albi, Epting torna sui suoi ottimi livelli di sempre.
Da dire che la colorazione di D'Armata è fondamentale nel dare alle storie quel tocco di claustrofobia, di perenne tragedia incombente, descritta nella trama.
Alle copertine una scelta poco commerciale della Marvel con le illustrazioni di Jock. Copertine scarne, essenziali, che puntano su pochi elementi in un tratto oscuro e stilizzato. Una scelta coraggiosa che può piacere o meno. A me non piacciono.

La testata in Italia è pubblicata su "Iron Man & New Avengers" come comprimario della serie di testa di ferro.
Una scelta al livello di marketing furba e azzeccata da parte della Panini, perché se non fosse per la serie di Hickman ed Epting non varrebbe proprio la pena comprare questo mensile.




mercoledì 20 novembre 2013

C'era una volta il rock italiano anni '90...


A volte ritornano!!!
Sono tornato a scrivere per Mag Music. E il mio ritorno coincide con quello di una grande band della scena rock italiana degli anni '90: gli Anhima.
Questa è la recensione del loro nuovo disco, 18Anhima, in uscita il 25 Novembre 2013.


Impossibile mutazione (Impossibile mutazione 2000 - 18Anhima 2013)

_\m/

domenica 17 novembre 2013

Segnali di fumo: Orfani n° 2 Non per odio ma per amore


Soggetto e SceneggiaturaRoberto Recchioni
Disegni:Alessandro Bignamini
Copertina:Massimo Carnevale
Colori: Annalisa Leoni
Prezzo di copertina: € 4,50
Novembre 2013
Sergio Bonelli Editore

Innanzitutto è d’obbligo una genuflessione per la copertina di Massimo Carnevale.
Dopo essersi scrollato di dosso l’onere della copertina d’ordinanza di presentazione del numero 1 (anche se ha dimostrato che non era la classica copertina da esordio bonelliano e basta) può sbizzarrirsi in tutto il suo talento.

Venendo alla storia, molto bella.

Riflettori puntati su Juno (anche se credo che le didascalie rappresentino i pensieri di Jonas).

SPOILER
Nel passato vediamo la sua reazione alla morte del fratello e nel futuro vediamo quanto questa morte e colui della quale ritiene responsabile, abbiano segnato la sua crescita.
Inoltre, sempre nella sezione del futuro, Boyscout assume in un certo senso il ruolo del lettore, iniziando a porsi dubbi su tutta la faccenda dell’attacco alla terra e della guerra in corso con gli alieni.
Ma, come da tradizione della narrativa avventurosa, le domande portano ad altre domande, ad altri misteri.
Ed ecco che la trama prende corpo, insieme alle dinamiche di gruppo dei protagonisti cresciuti.
Non sarà sfuggita ai più la reazione di Pistolero alla notizia del matrimonio tra Boyscout e Angelo e, soprattutto la sua espressione durante la cerimonia. Si prevedono scintille.

Credo che, a questo punto (in riferimento proprio alla scena sopracitata) siano chiare le associazioni
Boyscout: Jonas
Angelo: Juno
Pistolero: Ringo
Mocciosa: Sam
Eremita: Felix
Quindi, se la matematica non è un opinione, Rey ci lascerà presto. Resta solo da vedere come e perché.
FINE SPOILER

Stilisticamente parlando Recchioni ha tracciato la rotta con una narrazione briosa, veloce e ritmata e sta facendo un ottimo lavoro.

Ai disegni Bignamini riesce nell’arduo compito di non distaccarsi dall’identità grafica della serie impressa da Mammucari riuscendo, nello stesso tempo a donare alle tavole la propria personalità.

Annalisa Leoni ai colori conferma l’ottimo lavoro dell’esordio.


Insomma al momento la serie per me sta mantenendo le sue premesse e l’hype è ben lungi dallo scemare.

Ndr Copyright delle immagini degli aventi diritto


mercoledì 13 novembre 2013

Segnali di fumo: Dampyr n° 164 Lamiah vive!


Soggetto e Sceneggiatura: Maurizio Colombo
Disegni: Majo
Copertina: Enea Riboldi
Prezzo di copertina: € 2,90
Novembre 2013
Sergio Bonelli Editore


Nei primi anni della testata uno dei punti di forza della serie era l'alternarsi degli stili diversissimi dei due papà di Harlan.
Pur preferendo le storie di Boselli, mi accorgevo numero dopo numero di come ognuno avesse bisogno dell'altro.

Con la defezione di Colombo purtroppo questo equilibrio è venuto a mancare, perché tutti gli ottimi sceneggiatori che si sono succeduti ci hanno messo un po' di tempo per prendere confidenza con il personaggio (Cajelli e Falco) o purtroppo non hanno avuto il tempo necessario per farlo (Faggella  :( ) ma comunque imprimendo una visione e uno stile che non poteva essere uguale a quello del co creatore.

Quindi questa storia, giocoforza si portava sulle spalle una grossa serie di responsabilità e aspettative.

Aspettative che, per quanto mi riguarda sono state tutte ampiamente deluse.

Lamiah è stata la protagonista di uno dei primissimi numeri, quindi fa parte della mitologia di Dampyr.
Ma rileggendo quella storia ci si rende conto che la parte più importante non era quella della maestra della notte ma quella sul passato di Tesla.
Quindi se nel suo esordio non spiccava per chissà quale personalità, questo suo ritorno non è da meno.
Eppure la storia era partita bene con le prime pagine che si riagganciavano al suddetto albo della prima apparizione.
O con il simpatico siparietto tra Harlan, Tesla e Kurjak davanti alla tv (e qui ritorniamo all'equilibrio di cui sopra e mi trovo d'accordo con la recensione apparsa sullo spazio bianco sulle differenze nello stile più palesi tra Colombo e Boselli, ovvero il primo approfondisce psicologie e dinamiche tra i personaggi mentre il secondo è più abile nella tessitura di vicende avvincenti, relegando spesso i protagonisti sullo sfondo).
Poi il tutto si perde in una trama con troppi elementi, confusionaria, senza una direzione precisa tra fumetto impegnato e avventura horror dura e pura, antagonisti e dialoghi banali… ho finito l’albo con molta fatica.

Infine, non c’è due senza tre.
Delude il ritorno di Lamiah, delude il ritorno di Colombo e delude anche il ritorno di Majo, lontano parente dell’autore della doppia milanese.
Ad esclusione delle ottime tavole in mezzatinta, il resto dell’albo presenta un tratto svogliato.

Un’annata che sta procedendo tra alti (pochi) e bassi (molti). Forse tra me e la serie non c’è più feeling, forse ho bisogno di staccare un po’ dopo 13 anni di acquisti ininterrotti.
Già il fatto che per la prima volta non abbia acquistato lo speciale non è un buon segno.

Aspetto la prossima di Falco (che come aspettative non scherza con il maestro del Conte Magnus e di Terra di nessuno) e poi decido il da farsi.


N.B. Copyright delle immagini degli aventi diritto

martedì 12 novembre 2013

Segnali di fumo: Ratolik il re dell'errore - Trappola d'amore


Soggetto, sceneggiature e disegni: Leo Ortolani
Novembre 2013
Prezzo di copertina: € 3,90
Panini Comics

Commento breve: hahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahhahahahaha

:D

Commento più articolato: troppo divertente, sospeso tra comicità surreale e sentito omaggio verso un'icona del fumetto italiano: Diabolik, il re del terrore!

Leo Ortolani è un grande nel ricreare le atmosfere delle storie degli anni '60/'70 del personaggio, ironizzando con pungente semplicità.

Ho riso dalla prima all'ultima pagina e sicuramente lo rileggerò in settimana.


A chi è appassionato di Diabolik ed è indeciso se comprare o meno questa parodia dico che 

SPOILER

solo il fatto di scoprire come fa il re dell'(T)errore a costruire i suoi rifugi e i suoi trucchi vale da solo il prezzo dell'albo :D

FINE SPOILER

N.B. Copyright delle immagini degli aventi diritto