Vi Cercavo.
Sempre.
Ogni volta da sopra o sotto il palco, io vi cercavo e ...
Voi c’eravate. Sì ! Sempre. Ogni volta.
Eravate lì per cantare, urlare, saltare, imprecare, sfogare, piangere, ridere, danzare, impazzire, vivere, morire, rinascere...
Insieme.
Forse anche per capire quand’è che non ci si sente più soli.
Eravamo lì ! Per vivere insieme una delle esperienze più belle di questo mondo : LA MUSICA.
Sì. Ce la mettevamo tutta, sempre.
10 o 10.000 persone..
Che fosse uno stadio o l’ultima piazza di paese...
Sì. Lo sapevate che avremmo suonato e cantato come se fosse stato l’ultimo stramaledetto concerto su questa terra.
In ognuna di quelle notti, noi eravamo pronti.
Sì. “IO” lo ricordo bene.
Pronti a Vivere, Pronti a Morire.
La musica ci avrebbe preso e ci avrebbe fatto sanguinare emozioni fino a cadere sazia, grazie a quello che ci aveva dato o rubato, strappato o vinto... Sì. Senza riserve.
A chi suonava e a chi ascoltava.
Grazie.
Grazie di ogni foto, video, intervista, post, pensiero che mi continuate a dedicare, nonostante il mio silenzio ( musicale ) da ormai 7 anni a questa parte .
Tutto qui.
Pronti a Vivere, Pronti a Morire.
Per ogni emozione che ci fa sentire vivi e liberi.
Per Sempre o per un solo giorno.
Vi abbraccio forte.
Questo è per Voi.
Sempre.
Ogni volta da sopra o sotto il palco, io vi cercavo e ...
Voi c’eravate. Sì ! Sempre. Ogni volta.
Eravate lì per cantare, urlare, saltare, imprecare, sfogare, piangere, ridere, danzare, impazzire, vivere, morire, rinascere...
Insieme.
Forse anche per capire quand’è che non ci si sente più soli.
Eravamo lì ! Per vivere insieme una delle esperienze più belle di questo mondo : LA MUSICA.
Sì. Ce la mettevamo tutta, sempre.
10 o 10.000 persone..
Che fosse uno stadio o l’ultima piazza di paese...
Sì. Lo sapevate che avremmo suonato e cantato come se fosse stato l’ultimo stramaledetto concerto su questa terra.
In ognuna di quelle notti, noi eravamo pronti.
Sì. “IO” lo ricordo bene.
Pronti a Vivere, Pronti a Morire.
La musica ci avrebbe preso e ci avrebbe fatto sanguinare emozioni fino a cadere sazia, grazie a quello che ci aveva dato o rubato, strappato o vinto... Sì. Senza riserve.
A chi suonava e a chi ascoltava.
Grazie.
Grazie di ogni foto, video, intervista, post, pensiero che mi continuate a dedicare, nonostante il mio silenzio ( musicale ) da ormai 7 anni a questa parte .
Tutto qui.
Pronti a Vivere, Pronti a Morire.
Per ogni emozione che ci fa sentire vivi e liberi.
Per Sempre o per un solo giorno.
Vi abbraccio forte.
Questo è per Voi.
Con queste
parole semplici ma toccanti, che immagino sempre pronunciate dalla sua suadente
ed ipnotica voce, Gianluigi Cavallo, in arte Cabo, voce e chitarra dei Litfiba
dal 2000 al 2006, ha rotto un silenzio troppo lungo, durato sette anni!
Parole di
ringraziamento verso chi l’ha sostenuto durante l’avventura Litfiba e dopo,
ringraziandolo per le emozioni che ha dato, per l’energia che ha sprigionato
attraverso la sua musica, i suoi testi, le sue performance live. E verso chi ha
fatto di tutto per realizzare un sogno (non si sa quanto lungo): tornare a
riascoltare la sua voce.
L’8 Gennaio
2014, giorno del compleanno di David Bowie, su Youtube è apparso un videoclip di Heroes,
vecchio cavallo di battaglia del Duca Bianco.
Una Heroes
reinterpreta proprio da Gianluigi Cavallo, accompagnato da validi musicisti,
prima che fans (Daniele Secondi e Giuseppe Intorre alle
chitarre, Nunzio Bisogno alle
tastiere, Riccardo Rossi al basso).
Una sorpresa che con foga dirompente ha invaso
i social network riempiendo di gioia e lacrime di commozione gli occhi dei
tanti appassionati che non avevano mai perso la speranza nel ritorno di una
delle migliori voci che il rock italiano abbia mai avuto!!!
Il video, diretto da Francesco Bravi, vede la
partecipazione straordinaria di tanti fans che, tramite il tam tam
internettiano, hanno girato un piccolo spezzone in cui cantano la frase simbolo
del pezzo (We could be heroes).
Heroes dimostra quanto la passione, la
caparbietà, l’amicizia possano essere il motore per costruire qualcosa di unico
e all’apparenza impossibile. Che abbatta le barriere dei preconcetti, del
sistema del music business.
Un progetto che sa di pioneristico, che ha il
sapore del rock & roll duro e puro, quello che se ne frega delle logiche
commerciali, delle classifiche di vendita, dei finti abiti alternativi che sull’etichetta
portano le griffe delle migliori case di moda… insomma di tutto quello che ha
portato la musica in coma!!!
Adesso la domanda che si pongono tutti è
questa: questo ritorno rappresenta qualcosa di più o è solo un regalo in
ricordo di ciò che è stato?
Risposte al momento non ce ne sono. Cabo oggi è
l’amministratore delegato della VirtualCom, una delle più importanti e
innovative software house del mondo. Difficile ipotizzare un suo ritorno a tempo
pieno nel campo della musica.
Ma questo blog si chiama “Lasciate spazio ai
sognatori…” e sognare non costa nulla.
Tanto più che una piccola fiammella è
alimentata dalla nascita della pagina ufficiale facebook.
Insomma chi vivrà, vedrà.
Però ne approfitto per lanciare un appello
pubblico al grande Cabo.
Caro Gianluigi, io sono una persona molto
golosa e quando mi siedo a tavola, non ho nessuna intenzione di fermarmi all’antipasto,
sei avvisato ehehehehehehehehehehe.