domenica 16 marzo 2014

Come una fenice dalle ceneri... - Katrina LiveForTheWeb


Correva l'anno 2007. Fresco d'iscrizione a myspace, mi arriva la richiesta da parte di una giovane band di Lamezia Terme: Katrina Saviors.
Nella loro playlist c'era una canzone dallo stile rude ed impetuoso nella musica e nel testo, "Regina".
Un manifesto, un grido di dolore contro la criminalità organizzata della Calabria, una piaga che unisce tutte le regioni del sud Italia.
Per me, campano nato e cresciuto in provincia, era impossibile non provare empatia per quel pezzo, per quel vigore, per quella rabbia. E fu amore a prima vista per i Katrina Saviors.
Amore coltivato nel corso degli anni successivi. Nel 2008 li vidi in concerto in quel di Pomigliano d'Arco, dove presentarono "Valutando l'essenziale", il loro bellissimo primo disco.
In una recensione dell'epoca definii i Katrina Saviors figli del sud Italia, rappresentanti di un sentimento di sdegno e rivalsa verso una terra schiacciata dai poteri corrotti e castrata nelle sue potenzialità.
Nel 2010 tornarono con una line up allargata e modificata nella sezione ritmica, con l'ep "Novella Underground".
Le atmosfere si erano fatte più posate, un cambiamento radicale rispetto agli impeti del primo disco. Un sound più soffice ma non meno incisivo nel risultato finale e nelle liriche.
Poi, si sa, la qualità non basta. Pur girando tutta l'italia, suonando su palchi di prestigiose manifestazioni, trovando spazio in qualche apparizione TV su emittenti locali, la musica underground autoprodotta ha bisogno di una serie di convergenze astrali (altrimenti dette "botte di culo" per emergere).
E il progetto "Katrina Saviors" è andato in stand by.
Fino ad oggi, fino al gennaio 2014, che ha visto l'avvento della rivoluzione.
Spesso si confonde il significato di questo termine. Quando si parla di rivoluzione, si pensa ad uno sconvolgimento di uno status quo acquisito. Non è così. O, almeno non è solo questo.
Rivoluzione (come insegna l'astronomia) vuol dire tornare al punto di partenza.
Ed ecco la rinascita del gruppo calabrese. Il pilastro è lui, Marco Ferrise, con la sua poetica, le sue melodie, e quella voce ammaliante, il cui accento è un punto di forza, un valore aggiunto che amplifica i suoi pensieri, le cose che ha da dire.
Intorno a lui, tutto cambiato: Carmine Talarico (Chitarra, sint e voce in "Pagine e vita"), Claudio Sacilotti (basso) e Danilo Perri (batteria e percussioni). Ed il cambio di nome, ora semplicemente Katrina, per tracciare la linea di demarcazione e ripartire con rinnovato vigore ed entusiasmo e maggiore esperienza.
Il nuovo progetto si presenta al pubblico con un live registrato in presa diretta in studio (LiveForTheWeb), che è possibile richiedere in download digitale scrivendo all'indirizzo e-mail del gruppo (maggiori info qui).
LiveForTheWeb è un ep che racchiude tutti i pregi dei primi due lavori con uno sguardo rivolto al futuro: l'energia di "Valutando l'essenziale" (Rabbia Calabria) e la melodia di "Novella Underground" (Pianto d'alba), con l'aggiunta di  una spruzzatina di elettronica (mai usata in precedenza).


Un disco che segna un ritorno alle origini con uno sguardo rivolto al futuro.
Un mix di protesta e introspezione. Un inno in musica a non arrendersi mai, a trovare sempre la forza di agire e reagire.
L'uragano Katrina è tornato.