Innanzitutto buon 2013 a tutti i lettori di questo neonato blog.
Ospite di
“Lasciate spazio ai sognatori…” il rocker partenopeo Gianluca Di Bonito.
Recita la
sua biografia estratta dal sito ufficiale http://www.gianlucadibonito.it/
“Il viaggio musicale comincia nei primi anni
'90 come chitarrista e compositore e sono diversi i progetti a cui ha
contribuito: Saveoursoul, Dianira e Orange su tutti.
Nel 2008, facendo tesoro delle esperienze musicali passate, inizia a lavorare ad un progetto solista e nel 2009 incide il primo album, intitolato 1.
Nel 2008, facendo tesoro delle esperienze musicali passate, inizia a lavorare ad un progetto solista e nel 2009 incide il primo album, intitolato 1.
Nel 2010 l'album GIANLUCA DI BONITO 1
comincia ed essere distribuito dalla PLAY RECORDS sui più importanti digital stores e vengono realizzati
i videoclip di Abitudini e Cambio stile.
Soprattutto il secondo video funge da traino
per alcune apparizioni televisive sul musical channel Tv-Be e le emittenti
Diamante Tv e Napoli Tv, dove è ospite della trasmissione Piazza Garibaldi. La
diffusione del video travalica i confini nazionali e viene anche pubblicato sul
sito della storica rivista musicale inglese NME.
Il 17 ottobre 2010 vede la luce il secondo album, intitolato 2, anticipato dal singolo 'Cazzi miei'.
Il 17 ottobre 2010 vede la luce il secondo album, intitolato 2, anticipato dal singolo 'Cazzi miei'.
I due album sino ad ora incisi, in parte risuonati e
rimasterizzati, diventano parte integrante della trilogia dal
titolo INGANNI, PIACERI e STORIE SOSPESE e, dal 24
dicembre 2011, in occasione della pubblicazione del terzo ed ultimo
capitolo, l'intera trilogia rimane disponibile in free download per alcuni
mesi.
Nell'autunno del 2012 vengono
pubblicati prima il singolo
QUESTA E' CASA MIA, dedicato alla memoria di Angelo Vassallo, e poi DISARMATO (disponibile in streaming link http://www.gianlucadibonito.it/disarmato.htm) “
QUESTA E' CASA MIA, dedicato alla memoria di Angelo Vassallo, e poi DISARMATO (disponibile in streaming link http://www.gianlucadibonito.it/disarmato.htm) “
Ciao
Gianluca e benvenuto a “Lasciate spazio ai sognatori…”
Partiamo subito dal nuovo progetto, cosa puoi
dirci del singolo “Disarmato” e del relativo b-sides “La realtà che mi
circonda”? Sono due istantanee di questo particolare momento o un anticipazione
di un nuovo album?
Disarmato: mi vergogna il fatto che non c'è più niente da
stupirsi. I nostri "politici" facendosi guerra a vicenda gridano allo
scandalo mentre invece la mia reazione è: "tanto me l'aspettavo". E'
questo il punto, sono disgustato, assuefatto, è una condanna ad essere
italiano. Tra poco si andrà a votare, ma a chi? Sinceramente non mi fido di
nessuno e "La realtà che mi circonda" (remake di FERTILE - IPESS 2)
racconta di come raggiro il sistema facendo leva sulle mie capacità di
sopravvivenza, perché in Italia "sopravviviamo".
Come nasce una canzone di Gianluca Di Bonito?
Le
Canzoni stanno nell'aria e scelgono da chi farsi raccontare. Bisogna essere
semplicemente predisposti, quando scrivo una canzone è come cadere in trance.
Il tuo
è essenzialmente un progetto solista (dopo tante esperienze in varie band).
Però in questa tua avventura, ormai lunga un lustro, sei accompagnato da due
musicisti (Riccardo Rossi al basso e Massimo Amitrano alla batteria) con i
quali si denota sul palco un grande affiatamento e che, quindi, costituiscono
un gruppo a tutti gli effetti. Parlaci di loro. Come li hai scelti?
Riccardo e Massimo sono mie vecchie conoscenze. Dopo
diversi progetti falliti ho deciso di crearne uno da "solista" e
mentre non ero in cerca di una band mi sono ritrovato per la prima volta con
una band. Non ho mai cercato dei musicisti ma bensì amici appassionati di
musica che sapessero strimpellare uno strumento come me, ecco che la scelta è
caduta su di loro (scherzo, sono ottimi musicisti). Interagiscono con me quando
propongo nuove canzoni dandomi suggerimenti e raramente siamo in disappunto. In
poche parole ci divertiamo come bambini.
Sempre restando ai tuoi esordi come
musicista/cantante, quale delle esperienze precedenti ti ha formato di più? E
quale divertente aneddoto dei tuoi inizi di carriera ti è rimasto più impresso?
Tutto quello che ho fatto mi è servito oggi e quello che
faccio ora mi servirà domani. Ci sono diversi episodi divertenti, quello che
rimane nella storia è stato quando abbiamo suonato "in culo ai lupi"!
I tuoi primi tre dischi compongono la trilogia
“Inganni, piaceri e storie sospese”. Tre concept album che narrano le
(dis)avventure di un fantomatico personaggio chiamato Dead Boy. Chi è Dead Boy?
IPESS racconta della necessità di riscoprire i valori. Non
siamo ancora morti, il nostro è uno stato di coma e se solo lo vogliamo
veramente "possiamo ancora cambiare". Dead Boy è un ragazzo che
compie un viaggio dentro e fuori di se per capire chi è realmente e cosa vuole.
Le canzoni dei suddetti dischi sono
caratterizzati da testi brevissimi che, dietro un’apparente semplicità,
nascondono dei significati profondi e spiazzanti per l’ascoltatore. Quanto è
difficile rappresentare la propria filosofia di vita in così poche parole?
In realtà non lo trovo difficile. Qualcuno mi ha definito
"ripetitivo" e non sono assolutamente daccordo. Salvo qualche
eccezione trovo che la maggior parte delle canzoni siano ripetitive con
"parole diverse". Lascio alle mie canzoni una chiave di lettura
aperta, puntini sospensivi che l'ascoltatore più attento si lascia trasportare
facendo "sua" la canzone.
Sul versante musicale invece i pezzi della trilogia
sono un mix di elettronica contaminate da due generi diametralmente opposti
come il pop (Cazzi Miei) e il post punk (Hero-Shima). Scelta voluta o nata
sull’onda dell’ispirazione?
La musica è bella perché è MUSICA. Ascolto tanti generi
diversi e per me non è un tabù suonare in stili diversi. L'album è nato
semplicemente così e la trovo una cosa normale e spontanea. Perché ingabbiarmi
in un solo genere? Non sono "razzista". Come è vero anche che oggi suono
più rock e più punk ma questo non vuol dire che sarà sempre così.
“Disarmato” e “La realtà che mi circonda” invece
sembrano rappresentare un ulteriore passo evolutivo nel tuo progetto. Le strofe
si sono fatte più intense e articolate e il sound è decisamente più rock e
grezzo, meno patinato rispetto ai dischi precedenti, rappresentando meglio la
vostra dimensione live. Come nasce questa evoluzione?
Dimostro a me stesso che posso, mi metto in discussione.
Cerco di essere sempre coerente e quindi capita a volte che "Cambio
Stile".
Come ogni rocker che si rispetti, il tuo habitat
naturale è il palco. Ma oggi viviamo in un mondo dove proporre musica inedita
sembra una lotta donchisciottiana contro i mulini al vento. Quant’è difficile
suonare rock inedito nell’underground napoletano?
Non è difficile, è un'impresa. L'inedito è penalizzato dal
pregiudizio. E' vero anche che chi fa musica inedita deve abbattere le barriere
del "primo ascolto". Mi è capitato spesso di assistere a concerti di
cover band che durante il loro show hanno suonato canzoni famose per me
sconosciute, quindi trattasi di "inediti" in questo caso, giusto?
Eppure non sono scappato. Una cattiva gestione ha generato solo IGNORANZA, è
questo il punto.
La gavetta live è fatta anche di tante
partecipazioni a vari contest nazionali. Di recente avete vinto, con il brano
“Dentro o fuori”, il secondo premio alla IX edizione della rassegna “Suonando
per Alessandra”, dove a consegnarvi la targa è stato il noto caratterista
Maurizio Casagrande. Innanzitutto complimenti per l’ottimo risultato. Com’è
stata questa esperienza? E, in generale che atmosfera si respira ai contest?
"Suonando Per Alessandra" è una bella
manifestazioe e la "gara" non l'avverti nemmeno. Quest'anno ho avuto
anche l'onore di conoscere Maurizio Casagrande e ti posso garantire che è
proprio una bella persona. Poi ci sono i contest che si svolgono nei locali,
ecco, questo è solo un pretesto per speculare sui giovani musicisti. Ci sono
cascato anche io purtroppo. Credo sia deleterio, la competizione tende a
dividere e il pubblico si allontana sempre di più. NO ai Contest!!!
Nuove tecnologie. Sei stato tra i primi artisti
in Italia e forse nel mondo non solo a condividere i tuoi pezzi in rete ma a
permettere di scaricarli gratuitamente in formato audio HD. Come vedi il
rapporto tra internet e musica? Il formato cd e i mezzi canonici di
distribuzione sono destinati all’estinzione?
Il formato cd si è già estinto. Internet ha rivoluzionato
il mondo della discografia. Abbiamo vissuto un lungo periodo di dittatura
mediatico-discografica. Ora tutti posso pubblicare liberamente le proprie opere
ma la cosa più interessante è che è il pubblico a decidere veramente cosa
ascoltare. Poi ci sono le web radio, altra grande arma a favore degli artisti
emergenti e spero tanto che non diventino come le network. Pensa che prima
erano loro a pagare gli artisti per mandare i brani in onda. Il rovescio della
medaglia è che oggi non puoi vivere solo di musica. Se metti su una band per
avere fama e ricchezza lascia stare, trovati un lavoro che è meglio!
Parliamo
di quella che amo definire “dieta musicale”. Ascoltando quale musica è
cresciuto Gianluca Di Bonito? E oggi cosa ascolti?
Mi piacciono i suoni vintage e di conseguenza tutto il rock
degli anni 60'/'70. Ascolto dal "punk Oi!" al "pop" dei
giorni nostri, basta che sia musica di qualità. Ultimamente alterno Rettore e i
Green Day. Il mio primo vero "ammore" però si chiama Litfiba!
Per tradizione e cultura musicale, Napoli non si
può certo definire una città rock. Eppure nelle cantine, nei locali e nelle
manifestazioni c’è fermento. Come giudichi l’attuale scena rock partenopea?
Ci sono band interessanti ma siamo ancora molto lontani dal
creare un "movimento". in parte ti ho risposto già prima.
Duetti (forse?) impossibili. Con quale
personaggio musicale (vivente e non) ti piacerebbe o ti sarebbe piaciuto
duettare nella tua carriera?
Con i Ramones perché sono l'esempio di quello che sostengo
da un po' di tempo. Se hai buone idee e un vero messaggio da condividere non
serve per forza essere dei virtuosi e soprattutto non per forza hai bisogno di
una registrazione rigorosamente fatta bene per farti apprezzare, vedi anche i
White Stripes.
La fine del mondo si avvicina. Dobbiamo evacuare
la terra. Puoi portare con te un libro, un film, un cd e un fumetto. Quali?
"Il girono prima della felicità" di Erri De Luca.
La felicità la si conquista col sacrificio. Il bambino che sta per nascere o la
madre che sta per partorine soffrono talmente tanto da pensare di morire da un
momento all'altro e invece dopo tanta sofferenza ecco la calma, la vita, la
felicità.
Un film sulla Guerra per non dimenticare le
oscenità dell'uomo.
Un mio cd. Permetti che poi nel nuovo mondo
sarò io il punto di partenza? Che diamine una volta che dobbiamo ricominciare! :)
Un fumetto di Dylan Dog per esorcizzare
l'orrore!
Sei un sognatore? Se si, ammesso che non l’abbia
già fatto, qual è il sogno che vorresti realizzare?
Già il fatto di scrivere canzoni è la conferma che sono un
sognatore, comunque sogno di potermi dedicare solo alla musica per vivere.
Ringrazio
Gianluca Di Bonito per la cortese disponibilità, augurandogli un felice anno
nuovo ed un “in bocca al lupo” per il proseguimento della sua carriera.
Alla
prossima.
NdA
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